ATTIVITÀ

SAN GIORGIO 2022

Ci siamo trovate in sede sabato 30 aprile alle 2:30 per preparare il necessario per il San Giorgio nel sottocampo di cucina. Dopo quasi un’oretta siamo partite con il sorriso sulle labbra e la speranza nel cuore. Arrivate sul posto siamo rimaste spiazzate: la tenda non serviva, avremmo dormito nel rifugio. Abbiamo cominciato a montare il rifugio e con un po’ di difficoltà lo abbiamo terminato abbastanza soddisfatte dal lavoro. Mentre costruivamo sono arrivate altre squadriglie, ed è stato divertente vedere le loro facce quando hanno capito che non si dormiva in tenda, abbiamo persino aiutato e fatto molto amicizia con le gazzelle del Baranzate 1, che sono un po’ nuove e inesperte come noi.

Quando ormai tutti sono arrivati, i capi hanno fatto chiamata e abbiamo fatto dei giochi per iniziare a conoscerci. Mentre giocavamo uno dei capi, Raul, si è nascosto nel bosco e dovevamo cercarlo, tra le nove squadriglie presenti siamo arrivate quarte. Raul ci ha dato gli ingredienti per iniziare a cucinare: carote, melanzane, zucchine, cipolle, patate, pollo, pane. Abbiamo deciso di preparare pollo con patate e separatamente le altre verdure, abbiamo abbrustolito il pane. È stato divertente aprire il pollo intero crudo e tagliarlo per cuocerlo più velocemente.

rachele che con la mazzetta prepara il nostro pollo

Finito tutti di mangiare, erano le 23:30, abbiamo fatto un bivacco, dove ogni squadriglia doveva presentare un gioco/bans da fare, mentre i gufi alimentavano il fuoco. All’interno del bivacco c’è stato un momento in cui ci hanno fatto fare le prove del bivacco ovvero alcuni balli internazionali. Quando abbiamo concluso e ci siamo dati la buona notte erano ormai le 2:15 ed eravamo davvero sfinite, ci siamo addormentate subito.

il giorno seguente, la mattina i capi ci hanno fatto costruire dei fornelli ad alcool con le due lattine che dovevamo portare, abbiamo tagliato il fondo di entrambe le lattine di uno spessore di circa 2 cm, a uno dei due, sul fondo, abbiamo applicato dei fori, e incastrato i due pezzi. Infine, i capi hanno inserito l’alcool all’interno e abbiamo acceso il fuoco per scaldare il tè; purtroppo non c’era il tempo e non siamo riuscite, successivamente abbiamo fatto gli zaini, smontato i rifugi e siamo andate a prendere gli ingredienti per la vera gara di cucina. La vera impresa era cucinare la omelette con le torce svedesi, dei tronchi tagliati in sei parti e cui al centro bisognava dare fuoco in modo che prendesse l’intero ceppo e bruciasse da solo, ovviamente abbiamo bruciato l’omelette e siamo passate al piano b, che non ha funzionate e, con nostro disappunto abbiamo presentato ai capi il piano c, piatto chiamato “vomito di gatto” ma che, a parole di rachele, era buonissimo.

vomito di gatto

Abbiamo concluso il San Giorgio, con la messa predicata da Don Alessandro, del Busto 5. È iniziato ha piovere, e nel panico abbiamo cercato di coprire il Don e l’altare, strappando il nostro vecchissimo telone, utilizzato per il rifugio. Ci siamo messe a ridere e abbiamo salutato gli altri, questa avventura ci ha lasciato non solo nuove esperienze ma anche nuove amicizie. Arrivederci San Giorgio, ti porteremo per sempre nel nostro grande cuore. :)) ❤️

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