SECONDA IMPRESA: INSIEME È BELLO
Il giorno 24 aprile siamo andate a visitare un organizzazione no profit chiamata “Insieme è Bello”. E’ un’associazione che offre attività di svago per persone affette da disabilità. È nata nel 2009 ed ad avere in mano l’associazione è una ragazza molto solare ,Giulia Lepori. In questo pomeriggio abbiamo portato un po’ di scoutismo nella vita di questi ragazzi , proponendo loro una bans “awanagana si”, un gioco che si chiama “lupi” o meglio conosciuto per il gioco a carte “lupus in favola” e infine due classici round a pistolere nella quale si sono divertiti molto. Li abbiamo portato la merenda ,la quale, è stato tanto apprezzata.
In questa associazione troviamo diversi tipi di patologie tra le quali troviamo ragazzi affetti da sindrome di down con ritardi cognitivi o motori. Andiamo a capire meglio che cosa significa essere affetti da queste patologie:
–down: nascono con 21 coppie di cromosomi e i bambini affetti da sindrome di Down presentano un ritardo dello sviluppo fisico e mentale, caratteristiche specifiche del cranio e del volto e spesso bassa statura; la maggior parte dei bambini affetti da sindrome di Down sopravvive sino all’età adulta. Non esistono cure per la sindrome di Down. I bambini con sindrome di Down spesso presentano ritardi nello sviluppo del linguaggio e nelle abilità motorie, ma questa non è una costante. Nel corso dell’infanzia si riscontra spesso un comportamento che indica disturbo da deficit di attenzione/iperattività. I bambini affetti dalla sindrome di Down sono più a rischio di comportamenti autistici, soprattutto quelli con grave deficit intellettivo. Sia negli adulti ( Depressione) che nei bambini ( Disturbo depressivo e da disregolazione dell’umore nei bambini e negli adolescenti) si osserva un aumento del rischio di depressione. Un intervento tempestivo con sistemi educativi e altre forme di assistenza migliora le capacità dei bambini piccoli con sindrome di Down.
–ritardi cognitivi: è un deficit dello sviluppo delle funzioni intellettive, che può presentarsi con diversi livelli di gravità e deriva per il 5% da eredità e per il 30% dall’alterazioni precoci dello sviluppo embrionali.
Per diagnosticare il ritardo cognitivo è necessario valutare il livello intellettivo attraverso diversi criteri ,i quali, bisogna seguire e che ,diagnosticano a quale livello di ritardo mentale ed esistono tre livelli cioè quello lieve, moderato o grave. Si tratta del ritardo mentale più diffuso, con una media di circa l’83-85% delle persone e nei bambini si manifesta con carenze nelle capacità sociali e comunicative nel periodo dai 0 ai 5 anni d’età, con una compromissione anche delle abilità senso-motorie. In queste situazioni la persona acquisisce durante l’età adulta capacità sociali e occupazionali che assicurano un livello minimo di auto sostentamento, ma necessitano di una guida e assistenza, soprattutto nelle situazioni di stress. Nel caso del ritardo mentale moderato e accomuna il 10-14% dell’intera popolazione. In questo caso i bambini arrivano ad acquisire molto lentamente il linguaggio e le abilità prescolastiche e al termine dell’iter evolutivo arrivano ad acquisire un’organizzazione cognitiva tra i 4 e 7 anni. Infine nel caso del ritardo mentale grave si riscontra nel 3-4% dei soggetti con questa patologia e la produzione verbale è costituita da poche parole o frasi semplici. La maggior parte delle persone affette da ritardo mentale grave si trova bene in comunità o nella vita in famiglia, a meno di non dover richiedere di assistenza specializzata o altre cure. In generale dobbiamo ricordare che il ritardo mentale non è un disturbo perenne e chi ha una diagnosi può adattarsi all’ambiente, anche se si associano disturbi come deficit di attenzione, ansia, autismo, movimento stereotipo o altri disturbi.
-ritardi di coordinazione: i problemi comunemente associati con il Disturbo di Sviluppo della Coordinazione includono il ritardo nel raggiungimento di altre tappe fondamentali e non motorie. I disturbi associati possono includere il Disturbo della Fonazione, il Disturbo della Espressione del Linguaggio, ed il Disturbo Misto della Espressione e della Ricezione del Linguaggio. Il riconoscimento del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione avviene di solito quando il bambino fa i primi tentativi in attività come correre, usare coltello e forchetta, abbottonarsi i vestiti, o giocare a palla. Il decorso è variabile. In alcuni casi, la mancanza di coordinazione permane nell’adolescenza e nell’età adulta.
Queste erano le patologie principali riscontrate in questa associazione. E’ stato un pomeriggio che ha arricchito i nostri cuori di amore ma sopra tutto questo diverso che nominano tutti alla fine siamo noi, siamo tutti uguali!
![](https://www.valleolonauno.it/squadrigliavolpi/wp-content/uploads/2022/05/WhatsApp-Image-2022-05-10-at-21.05.16-1024x768.jpeg)
Puo’ sembrare banale questo messaggio ma ,se lo è, perché ci ostiniamo a dare etichette a tutto quello che non è uguale a noi? infondo il mondo è bellissimo cosi vario, no?